sabato 11 aprile 2015

Il totalitarismo

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Il totalitarismo è una forma di dittatura in cui lo stato controlla e gestisce tutti gli aspetti della vita sociale dei cittadini non limitandosi al controllo delle strutture politiche. Questo tipo di regime si è affermato nei primi decenni del Novecento e ad esso possono essere ricondotti il nazismo, il fascismo e il comunismo di Stalin, esempio in cui il partito unico che controlla lo Stato non si è limitato ad imporre delle direttive, ma ha cercato di mutare il modo di pensare e di vivere di tutta la società. Le cause del totalitarismo sono da ricercare nel rafforzarsi del nazionalismo conseguente alla prima guerra mondiale ma se prima della guerra era già un movimento reazionario contro la nascente società di massa e contro la democrazia dopo vi aderirono anche la piccola borghesia, che temeva l’avanzare delle classi operaie, gli industriali spaventati dal comunismo e gli stessi ufficiali reduci della guerra che stentavano ad inserirsi nella vita civile. Questo favorì la nascita di stati autoritari che vedevano nella guerra il mezzo per aumentare il potere della nazione e che ponevano lo stato al centro della società al fine di organizzare la vita del popolo e concentrare il potere nelle mani di un solo uomo o pochi uomini solidali con lo stato che controllassero ogni aspetto della vita della nazione eliminando la sovranità popolare e annullando i principi dello stato liberale quali la libertà individuale e l’autonomia economica. In Italia le forze nazionaliste trovano la guida in Mussolini fondatore del partito fascista  prese il potere nel 1922 con un colpo di stato e instaurò il regime fascista.
Al fine di creare uno regime autoritario nominò il gran consiglio del fascismo che in pratica sostituiva il parlamento e creò la milizia volontaria con lo scopo di difendere con la violenza il partito dai suoi oppositori. Nel 1924 dopo la vittoria alle elezioni con il “listone” approfittò della debolezza dell’opposizione e non rispettò più le regole costituzionali, promulgò le leggi fascistissime, istituì la magistratura del lavoro,abolì il diritto di sciopero e eliminò tutti i sindacati tranne quello fascista avviò una economia controllata dallo stato e nacquero le corporazioni. Il controllo doveva essere assoluto e oltre a creare una politica autarchica con ritorno al protezionismo intervenne sul controllo della società arrivando così a uno stato totalitario. I suoi mezzi erano : fare propaganda degli ideali del regime, tramite radio e cinema, indicando il fascismo come stile di vita,incentivare l’incremento demografico, creare l’opera nazionale maternità e infanzia, inquadrare i bambini e i ragazzi in formazioni paramilitari inculcando in loro il senso della disciplina e dell’obbedienza, organizzare il tempo libero dei cittadini con l’opera nazionale del dopolavoro e infine obbligare i cittadini a iscriversi al partito per trovare lavoro.. Anche in Germania si instaura un regime totalitario in seguito alla grave crisi del 1929 . Nel 1933 Hitler è nominato cancelliere e nel 1933 i nazisti vincono le elezioni supportati da piccola borghesia,esercito,grandi industriali e proprietari terrieri; ma il grande mutamento avviene nel 34 quando Hitler scioglie i partiti diventa capo dello stato e elimina i sindacati che sono sostituiti dal fronte del lavoro. Hitler ricostituisce l’esercito violando il trattato di Versailles e avvia così una dittatura e anche un regime totalitario capace di controllare la vita civile e l’attività economica.
Anche in URSS la concentrazione del potere nelle mani di Stalin portò alla nascita di un regime totalitario, non vi erano forme di liberalismo sia in campo economico che politico. Stalin realizzò una politica economica dalla quale era bandita ogni forma di iniziativa privata e dove lo stato controllato dal partito bolscevico, era il proprietario di tutti i mezzi di produzione Diversamente dal regime fascista, che mantenne inalterata la proprietà privata, in URSS fu abolita e trasformata in proprietà collettiva. Migliaia di cittadini contrari al regime furono deportati in Siberia nei campi di lavoro dove morirono. Questi tre totalitarismi, conseguenza di un’epoca di incertezze, porteranno l’Europa al secondo conflitto mondiale e a un nuovo equilibrio ma l’Europa perderà la propria centralità a vantaggio delle due nuove superpotenze: gli Stati Uniti d’America e la Russia.

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